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Verdure

Antipasti, Verdure

Humus di barbabietola e semi di papavero

Humus di barbabietola e semi di papavero

Oggi sono di corsissima….ho tante cose da fare al lavoro ed inoltre domani sono in trasferta…ce la farò a fare tutto?
Ho i miei dubbi…..ma intanto vi posto al volo la ricetta di un humus di barbabietola che ho provato nel fine settimana. Semplice da fare ed ottimo come antipasto da proporre anche ai vegani!

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Contorno di castagne, mele e fichi secchi

Eccomi arrivata alla vigilia dell’Epifania…..Natale e Capodanno sono passati, manca solo la festa della Befana molto diffusa in Italia centro-meridionale, ma quasi sconosciuta al Nord. Io mi sto godendo gli ultimi giorni di ferie a Roma insieme alla Nanetta, mentre l’Uomo Goloso è rimasto a Milano a lavorare. E per festeggiare la Befana che chiude il periodo delle feste natalizie, oggi vi ri-propongo un contorno profumato e speziato che sta benissimo con i brasati e con la polenta naturalmente!

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Crocchette di baccalà e patate

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Visto che la vigilia di Natale si mangia solo pesce, eccomi oggi con una ricetta di crocchette di baccalà e patate che amo moltissimo. E’ una ricetta tipica del Portogallo che io ho imparato ad amare quando ero Francia perché li preparava spesso la mia amica portoghese Goretti…..queste crocchette di baccalà sono un po’ come le ciliegie….una tira l’altra!

 

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E’ tempo di broccoli, cavolfiori, broccoletti, cime di rapa…insomma di tutte quelle verdure che piacciono tanto a noi e che anche la Nanetta gradisce molto. Ultimamente però ho voluto provare qualcosa di diverso: dei tortini di broccoli che ho poi condito con una semplice salsa di acciughe sott’olio….che dire se non che sono buonissimi e semplici da preparare ma soprattutto sono un contorno diverso dal solito e che può tranquillamente stare da solo.

 

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Mi piace tantissimo questa ricetta che lo chef Roberto Carcangiu ha voluto condividere con noi in occasione di un evento a cui ho partecipato recentemente! In realtà il ripieno che utilizziamo per farcire i calamari, lui lo ha preparato a parte, proponendo dei calamari tagliati a striscioline adagiati su di un letto saporito costituito da briciole di pane, pecorino, olive taggiasche e bottarga! Io ho trovato talmente buono questo ripieno/non ripieno che l’ho utilizzato anche per condire un’insalata di boulgur che ho portato in ufficio come schiscetta!

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Spesso e volentieri le ricette più semplici sono anche le più buone e le più gradite da tutta la famiglia: è il caso della pasta alla norma che quest’estate ho preparato diverse volte……l’ultima volta è stato ieri con le ultimissime melanzane dell’orto.  

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Carciofi alla romana o carciofi alla giudea?





E’ questo il vero dilemma: carciofi alla romana o carciofi alla giudea? Io sono combattuta tra il cuore che mi porta a prediligere sempre i carciofi alla giudea e la testa che invece mi richiama all’ordine, ricordandomi che il fritto fa male alla salute e che è decisamente meglio optare per i carciofi alla romana, più leggeri e più digeribili….in ogni caso i carciofi sono buonissimi cucinati sia alla romana che alla giudea, ma sono anche buonissimi semplicemente saltati in padella con un filo di olio. Vi lascio le due ricette che avevo pubblicato a suo tempo, provatene almeno una!
Preparo le ultime cose e poi scappo a Roma a cercare di risolvere questo terribile dilemma!




Ingredienti per 2 persone2 carciofi a testa tipo Violetto o Romanesco2 spicchi di aglio1 cucchiaio di mentuccia romanaolio EVO q.b.sale grosso e, pepe q.b.
Pulite bene i carciofi togliendo le foglie esterne, le più dure, e strofinateli con il limone per non farli annerire. Fate in modo che il cuore del carciofo si apra leggermente. Preparate un composto con aglio finemente tritato, mentuccia romana, sale e pepe. Mettete un piccolo quantitativo di questo composto all’interno di ogni carciofo, nel cuore. Una volta preparati, in un tegame versate una quantità abbondante di olio, adagiate i carciofi diritti oppure coricati ed aggiungete un altro pizzico di sale. Lasciate cuocere per 3-4 minuti circa a fuoco svelto, poi versate 1/2 bicchiere scarso di acqua. Coprite con uno scottex che avrete inumidito e lasciate cuocere a fuoco lento per 30 minuti circa con il tegame coperto. Per capire se sono cotti, provati ad infilare uno stuzzicadenti nel cuore del carciofo.


Per i carciofi alla giudea , la procedura per pulirli è identica a quella riportata per i carciofi alla romana. Per aprirli bene, vanno sbattuti sullo spigolo del tavolo.In una casseruola con i bordi molto alti mettete un abbondante quantitativo di olio vegetale (arachidi o  girasole), portatelo ad alta temperatura ed immergeteci i carciofi, che dovranno essere quasi coperti dall’olio. Tirate fuori i carciofi dall’olio, disponeteli sulla carta assorbente, salateli e portateli in tavola……buon appetito di cuore perché i carciofi siano essi alla romana o alla giudia sono veramente una delle cose più buone del mondo!

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Risotto cavolo viola e pere


Nel weekend ho finito di leggere un romanzo che mi è piaciuto moltissimo e che mi sento di consigliarvi: La felicità dell’attesa, il nuovo libro di Carmine Abate. E’ una saga familiare che trae ispirazione in un paesino di lingua e cultura arbereshe (albanese), in Calabria, e che racconta la storia e le vicissitudini di 4 generazioni sparpagliate su 3 continenti diversi. E’ un libro che mi ha coinvolto, che è riuscito a mantenere l’interesse vivo sino all’ultima pagina e che trasmette idee e valori legati alla famiglia.  Mi è piaciuto essere trascinata nelle peripezie della famiglia Leto nel loro andare e tornare dalla “Merica” in cerca di una vita migliore, nella malinconia che li accompagna nei loro viaggi dall’altra parte del mondo….






E’ il primo libro del 2016 che mi sento di consigliarvi e che inaugura una sezione parallela dedicata alle recensioni dei libri che avidamente divoro nottetempo una volta che la Nanetta è a letto….. Ma in questo weekend calmo, dedicato al riposo ed alla lettura, ho trovato anche il tempo per preparare qualche ricetta: il risotto al cavolo viola è una di queste. Forza andiamo a prepararla insieme!
Per tre persone250 gr di riso carnaroli200 gr di cavolo viola/nero1 scalogno2 pere medie40 gr di taleggio2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiatobrodo vegetale q.b.
Affettate sottilmente il cavolo nero o viola e lo scalogno. In una pentola scaldate un po’ di olio ed aggiungete lo scalogno, a seguire unite anche il cavolo viola. Versate il riso e tostatelo insieme alle verdure un paio di minuti. Continuate poi la cottura del riso aggiungendo poco alla volta il brodo vegetale. A cottura avanzata, unite anche una pera che avrete precedentemente tagliato a listarelle. Proseguite la cottura. Spegnete ed unite il taleggio a dadini, mescolate bene. Lasciate riposare il risotto un paio di minuti coperto. Ultimate la ricetta con il parmigiano reggiano grattugiato e guarnite con l’altra pera tagliata a fettine.  




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Risotto radicchio e alici


Questa ricetta è nata per caso, mettendo insieme degli ingredienti che avevo nel frigorifero un giorno in cui non avevo tempo per fare altro, ma avevo una gran voglia di risotto ;-)))…..e come spesso accade con le ricette che sono frutto del caso e della necessità del momento, mi è riuscita particolarmente bene, sarà perché il connubio alici e radicchio risulta particolarmente fortunato!




250 gr di riso Carnaroli
brodo vegetale q.b.
1 basco di radicchio tardivo o, in mancanza, di radicchio lungo
6/7 alici sott’olio del Cantabrico
1 cucchiaio abbondante di stracchino
2 cucchiai di parmigiano
1 scalogno
olio evo q.b.
½ bicchiere di vino bianco secco
Tagliare finemente il radicchio e lo scalogno. In una pentola con un filo di olio versare lo scalogno ed il radicchio, cuocerli un paio di minuti e poi unire il riso che andremo a tostare. Sfumare con il vino bianco e cominciare la cottura tradizionale del risotto, aggiungendo brodo vegetale al bisogno. A metà cottura unire anche le alici sott’olio tritate. Spegnere il risotto, mantecare con lo stracchino (se volete fare una cosa golosa potete sempre utilizzare il mascarpone) e finire con i due cucchiai di parmigiano. Mangiare caldo.
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